A Bologna si sono aperte le Settimane pedagogiche. Fino al 16 dicembre Amministrazione comunale, mondo accademico, istituzioni scolastiche, culturali, sportive, imprenditoriali e associative si confrontano sull’offerta educativa della città e sugli obiettivi futuri da perseguire. L’iniziativa vuole rappresentare un momento di riflessione pubblica a livello cittadino su cosa significhi oggi parlare di educazione.
In cartellone 35 appuntamenti tra incontri, laboratori ed eventi attorno ai temi delle politiche scolastiche e dell’educazione 0/18. Nei Quartieri si segnala il ciclo di appuntamenti tra genitori, insegnanti, ragazzi e ragazze per favorire l’orientamento scolastico formativo per l’anno 2022-2023. In programma anche Cucine aperte: visite per bambini e bambini ai tre centri di produzione pasti.
Gli eventi in programma sono coordinati dall’Area Educazione del Comune con il contributo del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e prevedono il coinvolgimento attivo dei Quartieri e degli altri settori comunali che nei diversi ambiti già collaborano in una logica di sistema formativo integrato.
Fra le principali iniziative in programma segnaliamo: la proiezione del docufilm Lievito il 14 novembre alla Cineteca – Dams Lab; lo spettacolo teatrale Indovina che futuro scelgo di Marinella Manicardi, in programma il 13 novembre all’ Oratorio San Filippo Neri; il convegno “Orientamenti nazionali 0-3 e linee pedagogiche 0/6: il sistema dei servizi, attuazione e prospettive. Parole chiave ed esperienza nei territori”, che si terrà il 22 novembre, dalle 14.30 alle 18, nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio.
Infine, l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo didattico scientifico Bombicci in programma il 30 novembre, dalle 17 alle 19 nella sede del museo, via Sant’Isaia 20, e la presentazione del piano adolescenza del Comune di Bologna 6-18 il 14 dicembre, dalle 9 alle 13.30 al Teatro Testoni.
Settimane pedagogiche, fino al 16 dicembre incontri, laboratori ed eventi
La manifestazione è l'occasione per riflettere pubblicamente su cosa significhi oggi parlare di educazione