Misure di contenimento dei consumi energetici: i primi provvedimenti del Comune di Valsamoggia

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Riduzione delle ore di accensione degli impianti di pubblica illuminazione nelle strade e nei parchi ma anche maggiore utilizzo della luce naturale, riduzione dell’uso dell’ascensore e porte chiuse negli uffici per evitare la dispersione del calore. Sono di tre tipi le azioni che la Giunta comunale di Valsamoggia ha deliberato nelle ore scorse per ridurre i consumi energetici oltre a quelli già decisi a livello nazionale che impongono una riduzione del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento e l’abbassamento di 1 grado delle temperature negli uffici e nelle case (ad esclusione dei luoghi di cura e delle scuole dell’infanzia e nidi).

“Il caro energia che ha già messo in estrema difficoltà famiglie e imprese – commenta il Sindaco Daniele Ruscigno –, avrà significative ripercussioni anche sulla erogazione dei servizi pubblici se non si interverrà in maniera strutturale con provvedimenti di portata molto più ampia rispetto ai primi interventi. A Valsamoggia possiamo contare su tanti investimenti in tema di risparmio energetico e fonti rinnovabili fatti negli anni passati a partire dalla completa riconversione a led degli oltre 6mila pali dell’illuminazione pubblica che ha portato una riduzione di consumo di energia elettrica di circa il 75% e meno emissioni in atmosfera per circa 997 tonnellate di CO2 stimate l’anno, equivalente al beneficio che si otterrebbe piantando 664 nuovi alberi. Ma si è investito molto anche su edifici scolastici e pubblici per interventi negli involucri, negli infissi e in nuove centrali termiche, senza dimenticare che nel 2015 abbiamo inaugurato a Monteveglio la prima scuola elementare autonoma al 100% certificata CasaClima GOLD senza tubo del gas, ora divenuta la consuetudine costruttiva dei nuovi edifici e abitazioni. Dal 2016, inoltre, tutta l’energia utilizzata negli edifici pubblici proviene da fonti rinnovabili ed è certificata GO (garanzia di origine) e diversi edifici sono dotati di pannelli fotovoltaici e/o solare termico. Ma non sarà abbastanza per contrastare gli aumenti vertiginosi della componente energia e per questo si è deciso di anticipare di 60 minuti lo spegnimento mattutino della pubblica illuminazione e ridurre le ore di accensione delle luci e di parchi e percorsi ciclo-pedonali, ove possibile, fissando lo spegnimento alle ore 23.

Esempi concreti sul contenimento dei consumi per il riscaldamento e sulle misure comportamentali a costo zero che dovrebbero favorire il raggiungimento degli obiettivi della Giunta li fa Christian Soverini, Assessore emergenza climatica, qualità dell’ambiente, transizione energetica e sostenibilità del Comune di Valsamoggia: “Oltre ad aver vietato negli uffici l’utilizzo di impianti autonomi di riscaldamento come per esempio le stufette preferendo invece l’utilizzo dei condizionatori in modalità pompa di calore, consigliamo di non riscaldare o raffrescare stanze vuote – elenca Soverini –, cambiare l’aria lasciando le finestre aperte per pochi minuti, chiudere le porte degli uffici per evitare la dispersione di calore e armonizzare le presenze negli uffici in modo da poter ridurre la temperatura in quelli non utilizzati”. A queste se ne aggiungono altre preziose che possono diventare un’abitudine anche nelle abitazioni come, per esempio, “utilizzare il più possibile la luce naturale, staccare dalla luce i dispositivi alla fine dell’orario di lavoro, ridurre l’uso dell’ascensore prediligendo per quanto possibile le scale, stampare i documenti solo se necessario per ridurre il consumo energetico della stampante”.

“Al netto di quanto sta accadendo – conclude Ruscigno –, si immaginava da tempo che prima o poi sarebbe arrivato uno shock energetico derivante dall’attuale sistema di approvvigionamento troppo sbilanciato a favore di territori con crescente instabilità socio-politica e troppo poco evoluto sul fronte rinnovabili. Del resto, 10 anni fa fu presa una delle scelte più penalizzanti per un paese con pochissime disponibilità di risorse energetiche proprie: limitare il grande sviluppo delle rinnovabili italiane eliminando il sistema incentivante quando ancora eravamo lontanissimi dal raggiungimento degli obiettivi. Per risparmiare meno del 10% in bolletta, oggi ci troviamo con un +300% medio, impossibile da sostenere e che dovrà essere mitigato con risorse che letteralmente saranno bruciate dall’emergenza e non strutturali come se fossero state investite nei tempi giusti”. 

LE RECENTI MISURE ADOTTATE DALLA GIUNTA

1)              Rimodulazione del funzionamento degli impianti di pubblica illuminazione

• riduzione delle ore di accensione della pubblica illuminazione stradale, anticipando di 60 minuti lo spegnimento mattutino;

• riduzione delle ore di accensione della pubblica illuminazione di parchi e percorsi ciclo-pedonali, ove possibile, fissando lo spegnimento alle ore 23:00.

2)              Contenimento consumi per riscaldamento

Con l’obiettivo di limitare i consumi del gas, si aggiungono alla limitazione dell’accensione dell’impianto a 13 ore giornaliere, nella fascia oraria dalle 5 alle 23, dal 22 ottobre al 17 aprile, con riduzione dei valori della temperatura dell’aria di 1°C i seguenti suggerimenti:

• non riscaldare o raffrescare le stanze che restano vuote, ma farlo solo dove e quando è davvero necessario;

• evitare le dispersioni di calore lasciando finestre aperte; per un corretto ricambio d’aria bastano pochi minuti;

• mantenere i termosifoni liberi da qualunque ostacolo alla diffusione del calore;

• se presente, usare il condizionatore in modalità pompa di calore;

• spegnere o ridurre la temperatura quando gli uffici sono chiusi (pomeriggi) armonizzando i rientri tra gli uffici;

• chiudere le porte degli uffici per evitare dispersione di calore.

3)              Misure comportamentali a costo zero

• maggior utilizzo possibile della luce naturale, evitando l’accensione delle luci artificiali se non indispensabili e spegnendo le luci degli uffici e degli ambienti comuni quando non utilizzati;

• spegnimento dei dispositivi (monitor, computer, stampanti, etc. ) alla fine dell’orario di lavoro o quando non utilizzati, soprattutto nei fine settimana e in occasione delle festività, anche staccandoli completamente dall’alimentazione, affinché non continuino a consumare energia anche nella funzione stand by;

• divieto di utilizzare impianti autonomi portatili di riscaldamento (es. stufette),

• stampa dei documenti solo se è indispensabile e, per quanto possibile, in un’unica sessione (lanciando una volta sola tutti i documenti da stampare) per far sì che la stampante/fotocopiatrice raggiunga una sola volta la temperatura adeguata per la stampa.

• riduzione per quanto possibile dell’uso dell’ascensore, prediligendo l’uso delle scale;

• spegnimento dei distributori di bevande calde e snack a fine giornata informazione diretta alla cittadinanza sull’uso razionale dell’energia, finalizzate a diffondere la cultura del risparmio energetico e dell’uso intelligente e razionale dell’energia, secondo le linee guida promosse da MITE, in collaborazione ENEA

NELLA FOTO: La Giunta del Comune di Valsamoggia
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