Allo stadio “Renato Dall’Ara” l’Empoli conquista l’intera posta e il Bologna perde l’occasione per mantenere viva una classifica riaccesa grazie alla vittoria sulla Fiorentina.
L’Empoli, sappiamo, ha più volte messo in difficoltà i rossoblù. L’ultima volta quasi un annetto fa con la sconfitta ad Empoli 4 a 2. Una batosta che fece tremare (per pochi attimi) la panchina dell’allenatore Sinisa Mihajlovic. Ci soffermiamo un attimo su quella sconfitta perché sortii la dipartita di Walter Sabatini, reo di aver esternato il suo pensiero a caldo (sincero, ma inopportuno), in tribuna, in mezzo a tanti commensali e tra questi il Chairman Joey Saputo. “Abbiamo costruito una squadra del piffero”. L’affermazione di Sabatini suonava, allora, come un attacco al collega di scuderia, Riccardo Bigon.
Nulla di più sbagliato lavare i panni in piazza e il buon Saputo taglia corto e non rinnova quell’incarico (senza senso) dato al vecchio lupo di mare nei porti del calcio italiano: ‘coordinatore delle settori sportivi di Bologna e Montreal’. Che dice tutto e niente, anche alla luce di quanto abbiamo visto e testato nell’era pandemica, con i confini chiusi. Per due anni Sabatini si è scordato come era Montreal (salvo il lavoro in smart, modalità non proprio ‘agile’ per uno come Sabatini, che vuole respirare il campo) e alla fine i colpi arrivati dalla sua consulenza sono davvero pochi: Binks preso e parcheggiato a Montreal per poi approdare in città e poi Arnautovic.
Torniamo però al tema, al destino incrociato con l’Empoli e con Zanetti, che nella passata stagione piegò rossoblù per ben due volte, con quel Venezia di breve corso, in serie A. Un anno fa si tremava dopo quella scoppola indesiderata, oggi contro l’Empoli si è ripartiti per una nuova avventura, quella targata Thiago Motta, per voltare pagina dopo l’era Sinisa. E il risultato non è cambiato.
Il modulo dell’anno passato andò in archivio per volere dei senatori e perché Sinisa in quell’occasione si scopre fin troppo democratico. È il segnale di un cambiamento comportamentale che peserà nel tempo.
L’allenatore serbo ingolfava l’attacco, analogamente prova a fare Thiago Motta, poco distante da quel modo ‘spregiudicato’ di fare calcio.
All’esordio Motta non perde i punti di riferimenti della squadra, ma cambia inevitabilmente lo schieramento poco produttivo in avvio di campionato, eccezion fatta nel derby con la Viola, efficace ma bruttino da vedere. Sia chiaro, non si sputa sul piatto dei tre punti conquistati, servivano e sono stati presi, con Vigiani in panchina.
Motta presenta i suoi accorgimenti: dalla difesa a tre si passa a quattro, a centrocampo da cinque si passa a due e in fase offensiva in tre supportano l’attaccante Arnautogol.
Però c’è l’avversario. L’Empoli di Paolo Zanetti (col Venezia, dicevamo, due su due col Bologna) parte forte e il Bologna soffre: dopo 7 minuti già due “bambini” di Skorupski. Lo schieramento mottiano sembra poco equilibrato, similmente all’atteggiamento sinisiano, ribadiamo, per intenderci: giocare in mezzo al campo, fulcro del gioco, con solo due mediani (Medel e Schouten e con Soriano ibrido) accorcia la coperta e si rischia di prendere freddo. Ergo l’avversario può prendere il sopravvento. E lo fa, a modo proprio.
L’Empoli inizialmente non fa male, il confusionario Bologna (per una ventina di minuti) recupera terreno e si rende pericoloso con Orsolini e Barrow: in altre parole i rossoblù prendono le misure all’avversario e se la giocano alla pari.
Il match risulta equilibrato e si vive di ribaltamenti di fronte finché il Var toglie un rigore concesso per una mano di troppo di Stojanovic: c’è l’off side di Cambiaso. Altro giro con Orsolini che trova la mano di Vicario (deviazione in angolo) e Arnautovic trova il fondo. Vantaggio sfiorato di poco.
Vicario contende la palma di migliore all’opposto Skorupski dimostrando che la partita a tratti è viva dopo momenti di assoluta assenza di gioco. Fino a prova contraria arrivata puntuale con il vantaggio degli azzurri. Una respinta di Skorupski (tutta da valutare e in tutti i modi è il terzo rinvio del portiere polacco fra i piedi degli avversari) serve Bandinelli: è il vantaggio dell’Empoli. Fortunoso, ma tanto è.
Il resto è la solita litania con gli avversari a perdere tempo e due soli sussulti, il palo di Arnautovic e la traversa di Zirkzee. Non va e il Bologna rimane al palo..
Esordio amaro per il nuovo allenatore Motta, che dovrà lavorare e non poco per fare quadrare il gioco. La ricetta – afferma l’allenatore nel post partita – è lavorare. E rimane la convinzione che si possano fare tante belle cose. Chiosa un affranto Motta.
Note positive. Nonostante l’ inferiorità numerica a centrocampo, Medel e Schouten portano a casa la propria partita.
Note negative. Oltre a Skorupski, da rivedere anche Posh. La prima da centrale difensivo a quattro non convince.
Soriano sulla trequarti, è spesso costretto a ripiegare a centrocampo. Così la lucidità viene meno.
Il campionato si ferma per la prima pausa della stagione. Spazio concesso alle nazionali, ecco i rossoblù convocati per le rispettive rappresentative:
Gary MEDEL, 23/9 Marocco-Cile a Barcellona, 27/9 Qatar-Cile a Vienna (amichevoli);
Lukasz SKORUPSKI, 22/9 Polonia-Olanda a Varsavia, 25/9 Galles-Polonia a Cardiff (Nations League);
Jhon LUCUMI, 24/9 Colombia-Guatemala a New York, 27/9 Colombia-Messico a Santa Clara (amichevoli);
Marko ARNAUTOVIC, 22/9 Francia-Austria a Parigi, 25/9 Austria-Croazia a Vienna (Nations League);
Stefan POSCH, 22/9 Francia-Austria a Parigi, 25/9 Austria-Croazia a Vienna (Nations League);
Michel AEBISCHER, 24/9 Spagna-Svizzera a Saragozza, 27/9 Svizzera-Rep. Ceca a San Gallo (Nations League);
Musa JUWARA, 24/9 Burkina Faso-Gambia U23 a Cotonou, 27/9 Gambia-Burkina Faso U23 a Bakau (qualificazioni Coppa d’Africa U23);
Denso KASIUS, 23/9 Belgio-Olanda U21 a Leuven, 27/9 Romania-Olanda U21 a Cluj (qualificazioni Europei U21);
Joshua ZIRKZEE, 23/9 Belgio-Olanda U21 a Leuven, 27/9 Romania-Olanda U21 a Cluj (qualificazioni Europei U21);
Nicola BAGNOLINI, 21/9 Italia-Estonia U19 a Rumia, 24/9 Italia-Bosnia U19 a Rumia, 27/9 Polonia-Italia U19 a Gdynia (qualificazioni Europei U19).
Andrea Cambiaso ed Emanuel Vignato, 22/9 Italia Under 21-Inghilterra, 26/9 Italia Under 21-Giappone.
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