Faccende del Bologna e di Bologna. Si parte da Sinisa Mihajlovic: l’allenatore rossoblù annuncia la recidività della malattia e da martedì scorso è ricoverato nel Dipartimento malattie oncologiche ed ematologiche del Policlinico S. Orsola-Malpighi, per giocare il secondo round contro il male che l’ha inchiodato nel luglio 2019.
La leucemia mieloide, per la quale il tecnico serbo si è sottoposto a trapianto di midollo il 29 ottobre del 2019, purtroppo non è stata del tutto debellata. Le statistiche sono perentorie: ad oggi la terapia più efficace per i pazienti colpiti da leucemia è il trapianto di midollo da donatore, ma le percentuali di sopravvivenza nei primi cinque anni sono appena il 35-40%. In altre parole, Sinisa gioca la sua personale battaglia contro un mostro e non possiamo fare altro che attendere il lieto fine.
Il tecnico – sappiamo bene – l’ha buttata sull’ironia in quanto – a suo dire – si tratta di una malattia coraggiosa per affrontare uno come lui. Questa è la vita: discese, rettilinei, curve, e “a volte si trovano le buche e si può cadere”. Queste le parole che il tecnico ha proferito in video conferenza ai suoi ragazzi, giusto ieri. Nella video-call (ospedale-centro tecnico) abbiamo visto un Sinisa già provato dal percorso terapeutico (per giocare d’anticipo) a cui è sottoposto sotto l’attenta visione della dottoressa Francesca Bonifazi, responsabile del programma dipartimentale terapie cellulari avanzate.
Un momento in cui Mihajlovic ha provato a rasserenare il gruppo squadra, che è seguito attentamente dallo staff tecnico, oggi rappresentato (come nel 2019) dall’allenatore e tattico napoletano Emilio De Leo. Sarà infatti lui a presiedere domani la conferenza stampa alla vigilia di Milan-Bologna, che si gioca lunedì sera allo Stadio “Giuseppe Meazza” di Milano, ore 20,45. De Leo si è già espresso su “Bfc Week”, rotocalco ufficiale della società in programmazione ogni settimana su Bfc Tv e più o meno il discorso è questo: a differenza del 2019, quando la squadra affrontò la situazione con un forte senso di responsabilità, anche grazie alla presenza di molti senatori, in questo caso il gruppo è composto da molti giovani e i giocatori con più esperienza (De Silvestri e Soriano su tutti) sono alle prese con problemi fisici. L’impegno non verrà meno – garantisce De Leo – e vedremo cosa succederà a Milano davanti a oltre 60 mila spettatori. A questi ragazzi viene chiesto di azzerare i pensieri (già appesantiti da una serie negativa di risultati, 6 punti in 10 gare) e le preoccupazioni verso il loro tecnico. E non sarà facile.
Nella sala conferenze del nuovo centro sportivo di Casteldebole, i giocatori ascoltano il proprio tecnico in silenzio; sono impietriti, forse spaventati, facce che fotografano il momento poco felice. Che Mihajlovic cerca di trasformare in una allegra chiacchierata, se allegra si può dire, fornendo ai suoi la massima disponibilità, nonostante l’impegno con la terapia non certamente bonaria: “Abbiamo già superato questa situazione e voi siete stati meravigliosi. Possiamo rifarlo, insieme. Ho fiducia in me stesso e nei medici che mi seguono. E questa malattia la vinco io”. C’è però una partita da giocare e Sinisa è certo che i ragazzi possono farcela, nonostante la crisi di risultati, ma non di prestazioni. Sottolinea. Poi la chiosa finale “questa è la mia stanza, con vista mare …”. Già vista mare, ma in piena tempesta.
Per il Club della Dotta ha parlato all’Ansa anche l’amministratore delegato Claudio Fenucci. Un atto dovuto anche in rappresentanza del presidente Joey Saputo. “Purtroppo, ci troviamo difronte ad una situazione che già conosciamo e che nessuno di noi avrebbe voluto ripercorrere. E memoria di quanto è già successo, ogni membro dello staff tecnico, composto da professionisti di qualità, saprà come aiutare l’allenatore e quali responsabilità assumersi per il proprio capo. Confido nel loro lavoro per fare sì che non ci siano contraccolpi sulla squadra, per quella che è la delicatezza della situazione. Per quel che riguarda i giocatori, l’impegno non è mai mancato. Mihajlovic ci aveva avvisato della sua situazione fin dai primi segnali e chiaramente la notizia ci ha colpito profondamente, visto il legame tra noi e lui. Ci tengo a sottolineare l’importante risposta della città e di tutto il tifo, che ha spedito a Sinisa attraverso il club tantissimi messaggi di affetto”.
Foto eurosport
Alla luce delle premesse fin qui esposte, parlare di Milan-Bologna diventa quanto meno difficile. I rossoneri dell’ex Stefano Pioli sono in testa alla classifica con 66 punti dopo 30 giornate, davanti al Napoli con 63 (che però ha un deferimento in corso per “lavori anomali delle cessioni”) e all’Inter inchiodata a 60 e con una partita da recuperare proprio contro il Bologna. E a proposito il match saltato il 7 gennaio scorso a causa del Covid, la Lega Serie A ha fissato il recupero per mercoledì 27 aprile. I rossoneri sono reduci da tre vittorie di misura consecutive, con Napoli, Empoli e Cagliari, arrivate dopo due pareggi sofferti con Salernitana (2-2) e Udinese (1-1), mentre l’ultima sconfitta (delle 4 complessive) risale al 17 gennaio scorso contro lo Spezia, in casa 2 a 1. In tutto i rossoneri hanno vinto 20 partite e pareggiato 6 volte; 56 reti realizzate, 29 subite.
In casa Bologna, sono rientrati e quindi disponibili i dieci nazionali (Aebischer, Arnautovic, Barrow, Hickey, Medel, Skorupski, Svanberg, Vignato e Theate) ma si registra l’infortunio di De Silvestri (lesione al bicipite femorale destro, circa un mese di stop). È rientrato a disposizione Mbaye e in parte Dominguez, che alterna terapie e lavoro con i compagni. Differenziato per Michael Kingsley, che sta recuperando dalla frattura al perone del piede sinistro. Sul rientro del centrocampista argentino ci soffermiamo per dire che è stato operato alla spalla a fine gennaio e la stima per il recupero erano prevista in tre mesi. Ebbene, il ragazzo ha bruciato letteralmente i tempi di recupero e non è esclusa la sua convocazione per la trasferta a Milano, non certamente per giocare (più probabile il rientro per il prossimo match contro la Sampdoria, lunedì prossimo alle 20.45), ma per permettere al ragazzo di tornare a respirare il clima gara e spogliatoio in un momento in cui c’è bisogno del sostegno di tutti. Per il resto, rientrano dalla squalifica Sansone e Bonifazi, ma difficilmente partiranno negli undici titolari, mentre in avanti Soriano pare essere in vantaggio su Barrow.
Nel Milan: Pioli dovrà fare a meno di Kjaer (stagione finita: rottura del legamento crociato anteriore e la reinserzione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro), ma recupera Tonali, protagonista anche in nazionale contro la Turchia. In avanti Giroud e Ibrahimovic si giocano una maglia da titolare. Il francese pare essere in vantaggio (in stagione 21 presente, 8 reti, 4 assist), ma non si esclude il ritorno del campione svedese (deluso dalla mancata qualificazione al Mondiale della Svezia) che nella partitella in famiglia, contro la Primavera e l’Under 18, è apparso in forma smagliante.
Faccende di Bologna. Si chiude con una divagazione obbligatoria per sottolineare l’impegno della città per fornire ospitalità ai profughi ucraini. Il Centro di ospitalità permanenze attivato lunedì mattina all’autostazione delle Corriere, aperto in appena 48 ore, dopo che l’hub di piazza XX Settembre è andato in fiamme solo poche ore prima, testimoniano l’impegno a testa bassa delle Istituzioni, che per fare fronte a questo particolare momento emergenziale sono state affiancate dai Volontari di Protezione civile. Al fianco delle Istituzioni anche il mondo sportivo bolognese, che in più occasioni è sceso in campo con iniziative concrete per favorire la raccolta di beni (medicinali, abbigliamento, generi alimentari) per trasferirli nelle zone in difficoltà, al confine con l‘Ucraina: viene in mente lo sforzo della Fortitudo Pallacanestro e del GMP Global Basket, che hanno donato mezzi e medicinali, ma anche quelli delle società ospitanti di giovani atleti, su tutte menzioniamo Progresso Castelmaggiore, Virtus Scherma, Zinella e Polisportiva Pontevecchio, mentre il Comitato Provinciale AiCS di Bologna ha invece messo in campo una serie di iniziative gratuite per i bambini ucraini e per i loro familiari: dal corso di pittura a quelli per la lingua italiana, dai corsi di ginnastica a quelli di danza fino all’aiuto per fare i compiti, dalla pallavolo al calcio per finire al mamanet, il gioco del Cachibol che fonde pallavolo e palla rilanciata. In ultimo, il Bologna For Community è sceso in campo per portare i profughi in arrivo in città nei centri di accoglienza. Tanto altro è stato fatto e avremo modo di menzionarli, giustamente.
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