APPENNINO: Migrazione del rospo comune, limitazioni sulla SP 60 “Val di Sambro”

Guardie zoofile e volontari al lavoro per aiutare gli animali ad attraversare la strada in sicurezza e raggiungere lo stagno, luogo della riproduzione

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Guardie zoofile e volontari anche quest’anno sono impegnati in località Castel dell’Alpi, frazione del Comune di San Benedetto Val di Sambro, in un’operazione di salvataggio della popolazione locale di rospo comune (Bufo bufo), in forte declino nell’areale provinciale.

Lungo la strada provinciale SP 60 “San Benedetto Val di Sambro”, dalle ore 18 all’1 di notte fino al 20 aprile, aiuteranno i rospi comuni ad attraversare la strada in sicurezza e raggiungere lo stagno, luogo di riproduzione della specie.
In quegli orari dal km 18+500 al km 18+800 sarà quindi istituito lungo la strada provinciale un senso unico alternato regolato da semaforo o movieri con interruzione temporanea della circolazione strettamente limitata alle lavorazioni.

Nelle settimane tra fine febbraio e metà aprile i rospi compiono infatti l’annuale migrazione riproduttiva per raggiungere l’abituale sito di riproduzione, esponendosi al pericoloso attraversamento della provinciale SP 60 che separa i luoghi di svernamento dal sito riproduttivo. I volontari e guardie zoofile – WWF Bologna, LAV Bologna, Lega Nazionale Difesa del Cane, Corpo Provinciale Guardie Ecologiche, Bologna Zoofila, Animal Liberation, Cruelty Free, La Compagnia degli Animali, Pro Natura Calderara – pattuglieranno il tratto di strada interessato dalla migrazione in ore serali-notturne, per ridurre le perdite dovute all’investimento delle auto.

L’intervento di salvataggio consiste nella raccolta degli animali che si accingono ad attraversare la strada e nel loro immediato ricollocamento nel vicino stagno, luogo di riproduzione. Ogni attività avviene nel rispetto di idonee misure sanitarie a tutela degli animali, nonché conformemente alle misure previste a contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Sebbene questa attività di protezione non risolva completamente il problema, la presenza costante di volontari (oltre 400 presenze ogni anno) e la sensibilizzazione dei residenti ha ridotto significativamente il numero di animali vittime delle auto.

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