Turismo ed analisi metodologiche

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Quando si leggono delle analisi e delle percentuali sui flussi turistici ed, eventualmente, sugli indici di spesa per ogni comparto ad es.: Sci, escursionisti, villeggianti estivi ed altro, non ho mai letto quale fosse la differenziazione all’interno di ogni categoria sia per età, censo, titolo di studio ed altro. Ci si è limitati solo a coeff. grezzi di spesa. Questo pone seri ostacoli ad indirizzare il flusso turistico verso ulteriori campi di fruizione. E’ evidente che se una di queste categorie appartiene, statisticamente, ad una classe sociale di istruzione più elevata, di maggior reddito, offrirle un ulteriore tipo di turismo più consono alla loro realtà, significa, non solo attirare più persone di tale categoria, ma mantenerle più a lungo sul territorio. Questo deve valere per qual si voglia investimento o scelta strategica in qualunque area avente vocazione turistica. Ad esempio, aprire una strada o un collegamento con una zona limitrofa ad alto contenuto storico-culturale e scoprire, poi, che una consistente percentuale dei turisti presenti preferiscono dirottare le proprie frequentazioni e, conseguentemente, le proprie spese, verso tale area per la ragione che si tratta di una classe sociale abbastanza acculturata e con una sufficiente disponibilità economica. Oppure che vi è un elevato numero di turisti con velleità sportive cui non si offrono le adeguate strutture. Analizzare in maniera molto dettagliata utilizzando lo strumento del sondaggio con questionario potrebbe migliorare l’offerta turistica, finalizzare meglio gli investimenti e, cosa non trascurabile, aumentare l’apporto economico per chi opera nel settore. Un tipo di analisi del genere fu fatta, molti anni fa, per i frequentatori dei musei statunitensi. Il ché permise di migliorare sia l’offerta che la gestione e meglio finalizzare gli investimenti adeguati. Sarà molto difficile che in Italia si proceda ad una analisi del genere nell’ambito museale, visto lo stato di incuria di molto del nostro patrimonio storico ed artistico. Di certo, però, farlo in una zona con vocazione al turismo, si avrebbero, come detto, validi strumenti per migliorare l’appeal e meglio finalizzare l’offerta.

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