CALCIO – Bologna: con la Lazio Mihajlovic si gioca il futuro

La pesante sconfitta di Empoli ha messo in discussione la guida tecnica. Sabatini paga per tutti. La squadra è stata in ritiro per pochi giorni.

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Sinisa Mihajlovic

Tutto in sette giorni, più o meno. Il Bologna perde male ad Empoli nel giorno in cui i rampanti rossoblù dovevano regalare una  “prestazione sopra le righe” al loro presidente, fresco di compleanno. La débacle contro la matricola toscana, per come è maturata, ha lasciato il segno: il consulente Walter Sabatini, trade union nell’asse Bologna-Montreal, vale a dire i due club di proprietà dell’italo-canadese Joe Saputo, alza bandiera bianca. Le ultime parole dichiarate nel post partita di sabato scorso, “abbiamo fatto una squadra di m…”, non sono piaciute a Saputo e sono un macigno da digerire per chiunque , figurarsi per colui che mette fuori ogni anno fior di milioni di euro per ripianare i buchi di una gestione discutibile, se guardiamo ai risultati raggiunti. Neanche il passaggio del primo turno di Coppa Italia, lasciato indegnamente ai cadetti della Ternana. E quindi il buon Saputo da Montreal non ci ha pensato due volte a raccogliere la “palla balzante” per non rinnovare il contratto al guru del mercato internazionale. Il nero su bianco evidentemente doveva ancora materializzarsi e Saputo ha pensato bene di mettere il naso nelle faccende dirigenziali, fin qui gestite quasi esclusivamente dall’Ad Claudio Fenucci (nella foto)

Claudio Fenucci

In questo momento delicato (al di là dei punti, 8 in 6 gare) Sabatini è il primo a farne le spese e non si esclude che qualche altro dirigente possa cambiare aria da qui alla prossima primavera, quando si lavorerà per mettere a fuoco la prossima stagione. Intanto Saputo ha rimandato la ripartenza verso il Canada, poiché, evidentemente, vuole rendersi conto di persona se la squadra può o meno reggere l’urto di questa primissima crisi. In poche parole vorrà capire se il suo allenatore Mihajlovic ha o meno la squadra in mano. Intanto ieri sera il Chairman si è intrattenuto a cena con il tecnico serbo e i dirigenti Fenucci e Bigon. Cosa si siano detti non è dato sapersi, ma è probabile che l’allenatore sia stato messo alla strette, ricevendo una sorta di fiducia a tempo. Contro la Lazio di Sarri, domenica alle 12, 30, Mihajlovic dovrà quantomeno essere convincente con il gioco. Lo spessore della Lazio non si discute, in 6 giornate ha raccolto 11 punti sui 18 disponibili, è la sesta forza del campionato (3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, con il Milan) ed è reduce dalla vittoria nel derby con la Roma, 3 a 2 da dottrina e adrenalina a mille. Complessivamente 15 reti realizzate e 9 subite, vale a dire formazione di tutto rispetto e un cantiere ancora da registrare per Sarri che vuole assolutamente portare la Lazio in zona Champions. Ieri i biancazzurri nel secondo turno in Europa League hanno superato il Lokomotiv Mosca 2 a 0, nella prima uscita invece aveva perso 1 a 0 con il Galatasaray, a Istambul. Facile individuare in Immobile l’avversario più temibile (fin qui 6 reti e 2 assist, 15 le occasioni gol a suo favore, 24 tiri complessivi), ma attenzione anche a Milinkovic-Savic (12 tiri, 2 reti, 2 assist) e a Luis Alberto (un gol e 3 assist all’attivo).

Medel

Il Bologna dopo Empoli si è ritirato al Calzavecchio. L’ha chiesto un arrabbiato ed abbattuto Mihajlovic, che non è stato in grado a trasmettere ai ragazzi l’importanza di quella partita. Ammissioni più o meno condivise quelle di Sinisa nella conferenza stampa post partita. Ma il ritiro chiarificatore è poi stato ritirato in quanto ai giocatori (e ricordiamo successe già lo scorso anno) non piace giocare alla play station in compagnia. A parte le battute, fine a se stesse, secondo i ben informati Medel e Arnautovic avrebbero chiesto all’arrabbiato Mihajlovic di rivedere la propria decisione di portare la squadra in ritiro (peraltro avallata da società e da un risentito Saputo). Il confronto acceso tra tecnico, giocatori e il diesse Riccardo Bigon, è durato qualche giorno, tra un allenamento e l’altro: insieme hanno raggiunto un punto di intesa: sospendere il ritiro, lavorare a testa bassa adottando un modulo più equilibrato. Pare infatti appunto che i rossoblù contro la Lazio possano schierarsi con il 3-4-1-2, provato insistentemente in questi giorni.

Tra le novità poteva esserci il rispolvero di Soumaoro, ma il giocatore maliano è stato fermato dal Covid. Era uno dei due giocatori dell’intera rosa ad aver rifiutato il vaccino.

Sulla formazione da schierare contro la Lazio la sensazione è che in difesa Mihajlovic dovrà giocoforza impiegare ancora Bonifazi (uno dei peggiori ad Empoli), ma non si esclude l’ipotesi di una difesa inedita con Dijks, Medel e MBaye. Il centrocampo dovrebbe schierarsi a 4, con Sansone (se recupera dalla contrattura, in alternativa è pronto Vignato), Dominguez, Svanberg e De Silvestri. Soriano sarà schierato sulla trequarti e in avanti Barrow a sostegno della punta centrale Arnautovic.

Il punto sugli infortunati: già detto di Sansone, che oggi è rimasto a riposo, mentre Schouten ha lavorato ancora a parte. In ultimo Kingsley ancora alle prese con le cure fisioterapiche.

 

 

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